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IL SECONDO SABATO DEL VILLAGGIO

Febbraio 2020 – Secondo sabato del mese: è il momento di una visita al Mercato della Terra di Cairo, per incontrare i produttori di Buone Terre e scoprirne le storie e i prodotti.

Sono loro i protagonisti di questo piccolo scrigno di impegno, biodiversità e passione che si apre una volta al mese; i produttori agricoli e alimentari del territorio stretto tra la Val Bormida e il mare si danno appuntamento qui per proporre solo i propri prodotti, frutto del proprio impegno, della propria esperienza e dei saperi tradizionali. È in questo modo, mettendoci la faccia, che si riesce a creare un legame con i consumatori (o, come ci piace pensare, con i “co-produttori” che con la loro spesa possono sostenere un sistema produttivo che consenta di godere di cibo di qualità, valorizzando l’ambiente e la cultura locale): raccontando i prodotti dei quali si assumono la responsabilità, il lavoro che ne è alla base, cosa definisce la loro qualità, cosa giustifica il prezzo che viene praticato.

Uno spazio per i produttori locali, ovvero di quel territorio posto a una distanza massima di 70 chilometri dal comune sede del Mercato, dedicato anche all’educazione: ogni mese un laboratorio per scoprire il percorso di quello che mangiamo “dal campo alla tavola”: tira, tartufo, giuncata, amaretto, cavolo navone, chinotto, un viaggio nel gusto alla scoperta delle eccellenze del nostro territorio.

Una manifestazione, anzi un Mercato nel senso storico del termine, promosso da Buone Terre, da Slow Food, dal Comune di Cairo Montenotte e finanziato dalla Regione Liguria che ormai è entrata a pieno titolo nella tradizione locale e che, prossimamente, incontrerà altri comuni della Val Bormida e si racconterà direttamente in piazza. Quale piazza? Da marzo 2021 siamo in piazza Abba, dopo aver temporaneamente lasciato la storica collocazione in piazza della Vittoria; piazze nelle quali è sempre presente uno spazio per l’educazione alimentare, per la gastronomia e per la valorizzazione delle tradizioni del nostro territorio.

Una spesa di qualità, ma non solo: alla base di tutto ci sono sempre il piacere del cibo e la voglia di conoscenza. Il Mercato e il paniere di Buone Terre sono tutti da scoprire, o – meglio ancora – da assaggiare.